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Amor che move

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Data :
domenica, 08 maggio 2016
Orario :
21:00
Location :

Bergamo - Villa dei Tasso "Celadina"
Piazza Alpi Orobiche, 2-4
Bergamo

Se piove :

Bergamo - Villa dei Tasso "Celadina"
Piazza Alpi Orobiche, 2-4
Bergamo

Artisti :
Manuele Gragnolati , Jacopo Ogliari , Aurelio Pizzuto , Fulvio Manzoni , Manuele Gragnolati , Jacopo Ogliari , Aurelio Pizzuto , Fulvio Manzoni , Manuele Gragnolati , Jacopo Ogliari , Aurelio Pizzuto , Fulvio Manzoni

Descrizione

Amor che move

Ore 20:00 visita guidata alla Villa dei Tasso Celadina.

Ore 21:00 incontro con Manuele Gragnolati, professore di letteratura medievale all'Università Sorbona di Parigi e autore del saggio "Amor che move".

È possibile leggere la performance con cui la Vita Nuova di Dante crea l’autore moderno insieme a quella con cui nella Divina Mimesis Pasolini lo distrugge? Qual è il rapporto tra la sottomissione masochistica del protagonista di Petrolio e l’unione dell’anima con la Trascendenza nel Paradiso? Come cambia il concetto di resurrezione del corpo dal Medioevo al Novecento e cos’hanno in comune gli abbracci impossibili del Purgatorio e il viaggio del protagonista alla ricerca della madre morta in Aracoeli?

Desiderio, corporeità e linguaggio si intrecciano nell’opera di Dante e di due grandi voci del secondo Novecento, Pier Paolo Pasolini ed Elsa Morante.
Amor che move offre una originale lettura incrociata dei tre autori, indagando anche come sia diversa la sessualità dei protagonisti nei romanzi di Pasolini e Morante e come essa si rifletta nelle loro scelte linguistiche e formali. Attraverso l’analisi degli scrittori novecenteschi alla luce delle opere di Dante, il saggio si interroga se e come sia possibile pensare a un’estetica queer che, mobilitando una temporalità non lineare, permette l’articolazione di piaceri paradossali al di là di una logica di progresso o produttività. Un’estetica che illumina il programma poetico del Paradiso e definisce la forma che il testo imprime al desiderio.

Dal confronto con l’escatologia, la filosofia e la poesia medievale e con alcune questioni e paradigmi della riflessione contemporanea – psicoanalisi, post-strutturalismo e pensiero femminista e di genere – Manuele Gragnolati fa scaturire un dialogo tra Dante e il Novecento che non solo getta una luce inedita sull’opera di Pasolini e Morante, ma arricchisce quella dantesca di nuovi significati e nuove sfumature. Ne emerge un Dante attraversato da tensioni e conflitti spesso irrisolti che lo rendono particolarmente affascinante nell’apertura alla modernità e nella differenza da essa.

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