La Cà è l'elemento primo della contrada e del villaggio; è un complesso rurale polifunzionale; è un luogo di riparo per uomini, animali e cose, espansione ed evoluzione della stalla.
La contrada è l'aggregazione di più Cà, luogo di abitazione, ma anche di cooperazione, di condivisione di spazi sociali. Le contrade tendevano ad essere chiuse verso l'esterno ed in alcuni casi erano fortificate. Al piano terra si alternavano case e stalle, mentre al piano superiore si alternavano camere e fienili. I cortili antistanti fungevano da luogo si passaggio e di incontro.
Le contrade erano collegate tra loro da una rete viaria secolare molto diffusa anche a livello periferico fatta di sentieri e mulattiere. In passato i collegamenti avvenivano attraverso i valichi e i passi di monte, mentre la strada di fondovalle venne realizzata solo nella seconda metà dell'800.
Alla fine del XIX° secolo, l'occupazione estensiva del territorio della Valle Imagna è documentata dalla diffusione di Cà e contrade in tutto il bacino territoriale. I villaggi non nascono come espansione di un centro, bensì come aggregazione di più Cà e contrade. Nel XII° secolo in valle erano già formate molte contrade, che nell'Alto Medioevo si rifacevano all'autorità politica e religiosa della Pieve di Lemine. Nel Basso Medioevo si assiste ad un processo graduale di autonomia locale che porta alla formazione dei primi comuni.