Parre - Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo
Descrizione
Uno dei principali edifici del paese di Parre è senza dubbio la Parrocchiale che, dominando le case di Parre con la sua sobria mole e con il maestoso campanile, è l’edificio più ricco di arte e di storia.
Della fondazione della parrocchia dedicata a S. Pietro non si hanno ancora notizie sicure, ma pare si debba far risalire alla fine del 1100, anche se una cappella doveva già esistere secoli prima. L’edificio ha subito parecchie trasformazioni all’interno e all’esterno (già una torre con campane era stata sistemata nel 1558) con interventi sia conservativi sia a volte radicalmente innovativi che risentivano del clima culturale delle varie epoche, per iniziativa dei Parroci e del Comune che ebbe per secoli lo ius patronatus sulla Chiesa.
La struttura attuale nel suo complesso risale al 1723. All’esterno l’aspetto è maestoso, con un ampio portico che circonda l’edificio sui tre lati: da notare i portali in pietra arenaria, del XVI secolo, recuperati ed incorporati nell’edificio settecentesco. L’interno, a una sola navata, è fastosamente ornato con stucchi e pitture murali, in cui prevalgono toni chiari. “Al centro del presbiterio è collocato l’altare maggiore, pregevole opera del Fantoni, in marmi preziosi e lapislazzuli, con angeli adoranti e finissima medaglia al paliotto”.
Sopra il coro con stalli, putti, decorazioni, tutto in legno, opera fantoniana, nella “cornice marmorea” sempre della scuola dei Fantoni, spicca l’opera più preziosa della Chiesa: la grande pala (m. 2,90 x 1.50) di Giovan Battista Moroni l’illustre pittore albinese, il quale, nel contratto ancora conservato presso l’archivio parrocchiale, dichiarava:
« mi obbligo a far una Ancona di figure n. cinque o più secondo che parera a mi... il tutto fatto in laudabil forma. »
E forma mirabile hanno davvero la Madonna con il Bambino e i Santi Paolo, Pietro e Giovanni con quell’angioletto gioioso sospeso in una nuvola di leggerissimi veli. Opere fantoniane sono ancora la balaustra dell’abside, il gruppo di Cristo morto, due statue all’altare dell’Addolorata, la statua lignea della Madonna del Rosario.
Agli altari laterali ed in sacrestia tele ed affreschi di altri grandi maestri come il Enea Salmeggia, carlo Ceresa, Gian Paolo Cavagna, Antonio Cifrondi; di G. Mazza l’affresco sopra la porta principale. Più recenti altre pitture e la Via Crucis in legno del nativo Andrea Cossali. Molto ammirati sono pure: un grande ostensorio a raggiera d’argento con doratura, del XVIII secolo, alcuni piatti di stagno cesellati e a sbalzo (XVI secolo), una croce di altare in legno rivestito di madreperla, stendardi, preziosi paramenti etc. Maestoso l’organo con cantorie, edificato da Luigi Balicco Bossi nel 1898. Da una porta laterale, accanto al Battistero, si accede alla Cappella della Vergine di Lourdes, costruita negli anni Venti.
Nella cappella di S. Rocco (Parre inferiore) sono da notare l’affresco cinquecentesco, la pala dell’altare maggiore coi Santi Rocco e Sebastiano, commissionata da Vincenzo Mutti e compagni nel XVII secolo e altre tele recentemente restaurate dei due altari laterali. Il piccolo organo meccanico, restaurato nel 2012, è stato costruito da Angelo Bossi nel 1773.
È possibile ancora ammirare case antiche con possenti muri in pietra, bei loggiati, finestrelle, colonne ed archi, come a Parre sotto, dove sono ancora visibili gli stemmi della famiglia Belleboni-Baroni, da cui ebbe origine il casato dei Von Paar, principi di Stiria (Austria) o come quelle accanto all’arco di S. Cristoforo o di Via Tiraboschi, che offrono scorci pittoreschi ai visitatori attenti.
Via Monterosso, 1 - Parre
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